Sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, che domina la Val Lagarina solcata dall’Adige, si erge da oltre dieci secoli uno dei castelli più antichi e suggestivi del Trentino, appartenuto quasi ininterrottamente alla nobile famiglia dei Castelbarco che nel corso del Medioevo trasformò la fortezza in una piccola corte feudale, meta di artisti e intellettuali. Alla grandiosità del complesso, evidente anche a distanza grazie all’impatto visivo del perimetro di mura merlate e torrioni che oggi cingono un rigoglioso giardino di viti e cipressi, si contrappone la leggiadria degli straordinari affreschi che decorano gli interni della Camera dell’Amore e del Mastio dalla metà del Trecento. Mentre la guerra e le arti militari sono celebrate nel primo edificio da delicate decorazioni e interessanti affreschi, capaci di offrire un autentico spaccato della vita cavalleresca del tempo, nel Mastio è l’amor cortese che trionfa. Nella celebre “Camera di Amore”, tra strali che trafiggono il cuore di una dama elegantemente abbigliata e di un cavaliere appassionato, Amore cavalca un impetuoso destriero infondendo a tutto l’ambiente un ritmo vivace. Il complesso si raggiunge con un percorso che si snoda tra i vigneti e che costeggia la cinta meridionale. L’ampio declivio che si apre al visitatore è un susseguirsi di terrazze sostenute da muretti di pietra, addolcite da filari di viti e slanciati cipressi. Avio è un luogo di inaspettati contrasti dove trascorreremo una giornata di conoscenza dei personaggi e delle storie che hanno vissuto in questo castello a guardia della valle.
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