Il castello di Torrechiara (PR) e il richiamo dei lupi

Tra i passi della Cisa e delle Forbici, i crinali boscosi che separano la Toscana dall'Emilia fanno spazio ad un ambiente di vera montagna. Vette che superano i 2000 metri, foreste che lasciano il posto a rocce, a laghi e a praterie d'alta quota. Più in basso, sul versante emiliano, l'inconfondibile Pietra di Bismantova domina il paesaggio con le sue pareti verticali. Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti.
Nella serata del sabato effettueremo un’escursione di media difficoltà (3h e ½ di cammino, dislivello 350m) con una guida ambientale e i tecnici del Parco Nazionale dell’Appennino che ci spiegheranno il progetto Life Extra di monitoraggio della popolazione dei lupi che sono tornati in queste zone dopo una lunga assenza. Quando il giorno cederà posto alla notte, l’ululato del predatore più affascinante dell’Appennino si farà sentire grazie al richiamo fatto dai tecnici del Parco Nazionale Tosco-Emiliano: un’occasione per immergersi negli ambienti frequentati da questo temuto animale e vivere in prima persona il lavoro del ricercatore.
Ridiscendendo la Val Parma la domenica, attraversando territori noti per la loro ricca enogastronomia e ci fermeremo nel territorio di Langhirano, al Castello di Torrechiara, costruito tra il 1448 e il 1460 con funzione difensiva e destinazione residenziale provata dalla ricchezza degli affreschi a 'grottesche' di Cesare Baglione. Straordinaria la "Camera d'Oro", attribuita a Benedetto Bembo, per celebrare, ad un tempo, la delicata storia d'amore tra Pier Maria e Bianca Pellegrini e la potenza del casato attraverso la raffigurazione di tutti i castelli del feudo.